I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Catania hanno attraversato, a sirene spiegate, le strade della città, al fine di assolvere ad un delicato compito, in cui erano coinvolte le vite di più persone, non solo in Sicilia.
La scorsa settimana, la Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha ricevuto una richiesta urgente dai medici dell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania, ovvero quella di scortare un veicolo sanitario che, partendo dal quel nosocomio, avrebbe dovuto trasportare alcuni organi vitali, appena espiantati ad un donatore, presso la piazzola di decollo dell’elisoccorso dell’Ospedale “Cannizzaro”.
Ricevuta l’importante richiesta, i Carabinieri, in una manciata di minuti, hanno predisposto e coordinato un servizio di viabilità e scorta, che ha visto l’impiego delle “gazzelle”.
Nell’ospedale, invece, i medici che hanno espiantato gli organi, li hanno subito collocati in appositi contenitori refrigerati e quindi caricati sul mezzo sanitario, che è stato poi agganciato e scortato dai militari del Radiomobile.
Il convoglio, dunque, ha visto in testa i Carabinieri, che hanno fatto da apripista lungo le strade della città, particolarmente trafficate, consapevoli che ogni minuto perso a causa del traffico, avrebbe potuto essere fatale per chi, nel frattempo, era in attesa del trapianto.
In meno di 15 minuti, il prezioso e delicato carico è giunto a destinazione: ad attenderlo sulla pista, c’era l’elicottero, pronto a decollare per dirigersi in altri ospedali della regione, dove una “équipe medica” lo avrebbe preso in consegna per l’immediato impianto su altri pazienti.
Questo particolare servizio, che rientra anche nell’attività dei Nuclei Radiomobili di tutta Italia, è stata fondamentale pure questa volta, visto che, solitamente, i tempi tra espianto ed impianto sono molto stretti: per il cuore al massimo 4 ore, per il polmone meno di 6 e per il fegato non più di 12, mentre per il rene anche 36 ore.